14.1 C
Roma
mercoledì, Febbraio 5, 2025

The Batman. Ecco “Il Cavaliere Oscuro” di Nolan

-

di Laura Salvioli
Partirò dicendo che non amo i film sui supereroi, quei personaggi con tutine e strani poteri non mi hanno mai convinta e coinvolta molto. Unica eccezione al mio dogma è, ovviamente, “Il Cavaliere Oscuro” di Nolan che è un perfetto incontro tra cinema di genere e cinema d’autore che è riuscito a conquistare persino me. Detto ciò, credo che questo Batman sia veramente ben girato. Ho apprezzato molto la sparatoria finale tra Batman e Falcone con una alternanza luce buio direi ipnotica ed anche le varie trovate che prendono un po’ in giro alcune scene canoniche da film di genere. Ad esempio, la scena in cui Batman mette a Cat Woman le lenti a contatto e c’è un momento in cui sembra debba scattare il bacio hollywoodiano, persino lei sembra crederci, ed invece nulla. Ho trovato perfetta anche la scelta degli attori: Zoe Kravitz è una perfetta catwoman sinuosa e con un viso mozzafiato e lo stesso vale per Paul Dano che è un attore strepitoso e con quell’aspetto a metà tra il nerd ed il pazzoide è esattamente con l’enigmista dovrebbe essere. Anche lo stesso Pattinson per il tipo di Batman che si voleva ottenere è assolutamente adatto.
Tuttavia, forse, è proprio questo il problema non capisco la scelta di creare un Batman molto più simile ad un adolescente emo con il capello nero tinto e lo sguardo scazzato da “nessuno mi capisce” che ad un eroe che, seppure oscuro, ha una sua visione da uomo adulto, ferito, ma convinto delle sue idee. È come se il regista avesse voluto scimmiottare in parte il film di Nolan creando un prodotto che avesse caratteristiche sia da film Marvel che da film d’autore. Prendendo, però, a mio parere, dall’uno e dall’altro mazzo elementi che non accontentano né il pubblico amante della Marvel né chi ama il cinema d’autore.
Alla fine per voler piacere a tutti si finisce per non piacere e nessuno e, a volte, la voglia di voler fare qualcosa che sia fuori dal coro a tutti i costi crea prodotti poco ispirati. Come quando al liceo volevamo fare gli alternativi con i pantaloni larghi e l’elastico della mutanda in vista salvo poi notare che l’intera classe era vestita allo stesso modo.

 

(20 marzo 2022)

©gaiaitalia.com 2022 – diritti riservati, riproduzione vietata

 





 

 

 

 

 

 



POTREBBERO INTERESSARTI

Pubblicità