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giovedì, Novembre 21, 2024

Il sol dell’avvenire. Grazie Nanni è stato splendido amarti

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di Laura Salvioli
Come una vera radical chic il 25 aprile sono andata a vedere questo film con delle aspettative molto alte che non sono affatto state deluse. Nanni io già lo amo da molto, anche se, alcuni suoi ultimi film non mi avevano conquistata, tipo “Terzo Piano”. Il film appena uscito nelle sale parla di un regista (interpretato da Nanni Moretti) che sta cercando di girare un film ambientato nel ’56 nella sezione del PCI del Quarticciolo con un capo sezione interpretato da un meraviglioso Silvio Orlando. Il nostro protagonista/regista ha una moglie che è anche una produttrice interpretata da Margherita Buy e i due sono in una fase di crisi matrimoniale. Ci sono continui passaggi dal “film” alla realtà della vita del regista e, a volte, anche degli spezzoni della sua relazione con la moglie quando erano ancora giovani. Con un fluire continuo da una dimensione all’altra come se una un influenzasse l’altra e viceversa.

Come si può dedurre dalla trama è una storia vicina “al vecchio Nanni” simile, se vogliamo, al suo precedente film “aprile” ma diversa. Perché il mondo è cambiato e Moretti lo sa, e ci dà una versione di sé che non si fa scalfire dal mondo che cambia. Tuttavia, non è solo un non riconoscersi sterile o puerile, c’è una analisi puntuale del mondo di oggi, spietata e probabilmente senza ritorno ma fatta da una mente lucida e intelligente come quella di Moretti. C’è sempre quella risata amara tipica del suo cinema ma c’è anche una maggiore accettazione, lui rimane coriaceo ma non è più arrabbiato. Come quando cresciamo ed impariamo ad abbracciare anche quello che odiamo di noi e del mondo fuori, lo abbracciamo ma lo lasciamo andare perché sappiamo che non ci appartiene. Ecco, Moretti fa questo nel suo ultimo film, accetta Netflix, ci si confronta, lo sbeffeggia, e passa oltre, sa che questo “progresso” non è per lui. Guarda il cinema con amore e stima ma lo vede morire sotto i suoi occhi, almeno per come lo vede lui. E nonostante, sia un film di commiato da alcuni definito un film testamento è pieno di fiducia e di gioia. Mi piace questa ritrovata pace di Nanni, mi piace che ci abbia voluto dare un film che a noi zoccolo duro di suoi fan era mancato.

Se sarà veramente un addio non lo so ma sicuramente è stato un arrivederci bellissimo.

 

 

(4 maggio 2023)

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